Tantissimi auguri a noi.. chiedendo a Dio il dono della perseveranza e dell'umiltà per intercessione della nostra Elisabetta.
Per il consiglio regionale
Carmelo Vitello
Ministro OFS Sicilia
L’Ordine Francescano Secolare di Sicilia con il suo Ministro Carmelo Vitello e il Consiglio Regionale rende lode a Dio Altissimo e manifesta grande gioia e stima per la nomina di S. Em. il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, a Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Nell’assicurare al neo Presidente la preghiera da parte di tutto l’Ordine Francescano Secolare e nel porgere gli auguri più cari di buon servizio nel nuovo incarico, ringrazia Papa Francesco per questa nomina. Nello stesso tempo porge sentiti ringraziamenti a S. Em. il Card. Gualtiero Bassetti che ha guidato la Conferenza Episcopale Italiana negli ultimi anni. Tutti i francescani secolari di Sicilia apprezzano la profonda umanità, il solerte servizio nella Chiesa e la delicata sensibilità per il bene del creato avendola avuta come ospite illustrissimo alla Scuola di Formazione Socio Politica nell'aprile di questo anno. L'OFS da sempre al servizio della Chiesa come una piccola spalla umile che la sorregge, guarda a Lei come espressione della fraternità possibile e dell’attenzione verso i più poveri e la cura della casa comune. Rinnova profondo affetto e unione “nella sinodalità, nella comunione, nella preghiera”.
Il cardinale Zuppi è nato a Roma l’11 ottobre 1955. Nel 1973, studente al liceo Virgilio, conosce Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio, iniziando a frequentare la Comunità e collaborando alle attività al servizio degli ultimi. A 22 anni, dopo la laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, entra nel Seminario della diocesi di Palestrina, seguendo i corsi di preparazione al sacerdozio alla Pontificia Università Lateranense, dove consegue il baccellierato in Teologia. Ordinato presbitero per il clero di Palestrina nel 1981, viene nominato vicario del parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, monsignor Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000 per dieci anni. Incardinato a Roma il 15 novembre 1988, dal 1983 al 2012 è anche rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara e membro del consiglio presbiterale diocesano dal 1995 al 2012. Nel secondo quinquennio come parroco a Trastevere, dal 2005 al 2010, è prefetto della terza prefettura di Roma e dal 2000 al 2012 assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio, per conto della quale è stato mediatore in Mozambico nel processo che ha portato alla pace dopo oltre 17 anni di sanguinosa guerra civile. Nel 2010 viene chiamato a guidare la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia orientale della città; e nel 2011 è prefetto della 17esima prefettura di Roma. Poco dopo, il 31 gennaio 2012 Benedetto XVI lo nomina vescovo titolare di Villanova e ausiliare di Roma (per il settore Centro). Riceve l’ordinazione episcopale il successivo 14 aprile per le mani dell’allora cardinale vicario Agostino Vallini e sceglie come motto “Gaudium Domini fortitudo vestra”. Il 27 ottobre 2015 papa Francesco lo nomina alla sede metropolitana di Bologna e il 5 ottobre 2019 lo crea cardinale con il titolo di Sant’Egidio. È membro del dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale e dell’Ufficio dell’amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica.
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IDEE GUIDA MEETING FRANCESCANO DEL MEDITERRANEO IDEE GUIDA
Il Consiglio regionale dell’Ordine Francescano Secolare di Sicilia, unitamente alla Gioventù Francescana e alle famiglie dei frati e delle suore Francescane di Sicilia, ha maturato l’idea dell’evento alla luce dell’ascolto dei bisogni del territorio nel quale vive e opera, consapevole della necessità di costruire quel “bene comune” che serve alle nostre città e la necessità di una cittadinanza letta alla luce della fraternità fra i popoli in un'area – la Sicilia porta del Mediterraneo - segnata da emigrazioni, sperequazioni e difficoltà varie.
Attraverso questo evento vogliamo uscire nelle piazze per offrire alla società dei nostri tempi nuove opportunità di riflessione e di confronto, nello stile di san Francesco che credeva fortemente nell’importanza del dialogo con tutti.
Papa Francesco ci ha incoraggiati a vivere la “nostra secolarità piena di vicinanza, di compassione, di tenerezza ed essere uomini e donne di speranza, impegnati a viverla e a “organizzarla”, traducendola nelle situazioni concrete di ogni giorno…” (Discorso al CIOFS 15 nov. 2021).
Per questo intendiamo dare attualità alle sue parole a partire da un progetto fondato sulla fede e su una visione universale dei popoli appartenenti a un’unica famiglia umana, uniti dalla fratellanza. Da qui traggono, e devono trarre, origine la ricerca della pace, l’attenzione per la dignità di ogni essere umano, soprattutto i più fragili e indifesi, la spinta verso il dialogo e l’incontro fra i popoli, la cura del Creato e della “casa comune”. Questi e altri sono i valori che provengono dalle diverse sponde del Mediterraneo.
Papa Francesco nell’Evangelii gaudium suggerisce che «abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze». La nostra terra - la Sicilia circondata dal Mediterraneo - è stata ed è ancora oggi crocevia di fedi, culture, etnie diverse. E come Chiesa siamo chiamati a metterci al servizio di un dialogo, anche se difficile. Infatti, il disegno di Dio non riguarda solo una parte dell’umanità, ma tutti gli uomini indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o radici etniche. Al Mediterraneo, e alla nostra Sicilia, vogliamo dire che è possibile ricomporre l’unitarietà della famiglia umana in questa isola che, seppur macchiata da alcune contraddizioni, continua ad essere scrigno di arte, cultura, bellezza, operosità, e straordinaria umanità.
Tutto questo ci richiama il termine “cittadinanza”: essere protagonisti vivi della città, essere elementi attivi della vita sociale e politica. La dimensione spirituale e religiosa, sia che la si affermi sia che la si neghi, è costitutiva dell’umano. Essa, quindi, ha un riflesso su tutte le altre dimensioni, compresa quella sociale. Vogliamo che queste giornate siano un’opportunità per trovare insieme risposte alle grandi sfide del nostro tempo: invitati a riflettere insieme sulla “Sicilia che speriamo”, con uno sguardo che sia in grado di tenere insieme ambiente, economia, politica, lavoro, legalità, solidarietà, immigrazione ed emigrazione, senza dimenticarci che “tutto è connesso”.
L’Ordine Francescano Secolare di Sicilia, Sabato 4 Settembre, ha eletto il nuovo Consiglio Regionale, chiamato a guidare le oltre 150 fraternità siciliane presenti su tutta l’isola per i prossimi tre anni. L’assemblea capitolare, costituita da rappresentati di ciascuna fraternità, ha eletto Carmelo Vitello come ministro regionale e Claudia Pecoraro come vice-ministra, assieme ai consiglieri Francesco Viviano, Giuseppe Trovatello, Salvatore Algozino, Giovanni Susinna, Giovanni Mocciaro, Fabiola Spitaleri, Giuseppe Pulvirenti, Rosario Allegra, Stefania Quartarone, Vito Milazzo.
Il neoeletto ministro Carmelo Vitello ha infiammato i cuori dei presenti ricordando, con passione e speranza, come l’Ordine Francescano Secolare sia nato dal cuore di Francesco di Assisi e pertanto chiamato ad essere luce di fraternità per il mondo intero: “Siamo chiamati a vivere la bellezza della fraternità, con profonda gratitudine al Signore: c’è tanta bellezza nella nostra fraternità regionale, guardiamo al futuro, alla nostra vita in Cristo, cerchiamo di essere quello che vogliamo essere in Lui, mettendo insieme la bellezza delle nostre relazioni. Nessuno si salva da solo e la nostra fraternità regionale si salverà con il contributo di ciascun fratello, interrogandoci su come essere segno visibile della presenza di Dio tra gli uomini e segno di speranza per l’umanità!”.
Tanta la gratitudine al consiglio uscente che ha accompagnato con dedizione la fraternità regionale nel quadriennio precedente; di profondo affetto fraterno sono intrise le parole del ministro uscente Fabrizio Lombardo: “Porterò la fraternità vissuta con voi, per sempre con me; grazie alla vostra presenza e grazie al servizio ho riscoperto la bellezza di una vera vocazione. Affidiamo al Signore il nuovo Consiglio regionale perché sia segno di Gioia e Speranza, perché sia fraternità!”.
Carissimi Fratelli e Sorelle,
Sulla via tracciata dall’enciclica Laudato Sì di papa Francesco sulla cura della casa comune e dal Manifesto di Assisi per un economia d’uomo contro la crisi climatica, il Consiglio regionale desidera sempre più, con la collaborazione delle Fraternità locali, lavorare per proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema della nostra amata terra di Sicilia, arrestare il degrado, fermare la perdita della biodiversità, per contribuire alla realizzazione di città e comunità sostenibili.
Un’iniziativa importante che vogliamo portare avanti con la vostra collaborazione e in sinergia con le amministrazioni comunali è il progetto regionale “Un albero per ogni bambino neonato, adottato o affidato”.
I grandi cambiamenti, infatti, nascono dalle piccole azioni. Crediamo che questa iniziativa, con il suo valore simbolico, possa essere un segno importante per le nuove generazioni, educate sin dalla nascita alla cura del Creato.
La Legislazione Italiana (legge n. 113 del 1992), impegna le Amministrazioni Comunali a piantare degli alberi per ogni nuova nascita o per ogni bambino adottato allo scopo di incrementare le aree verdi cittadine e contrastare il disboscamento. A questa previsione noi abbiamo voluto aggiungere anche per ogni bambino preso in affido consapevoli che Santa Madre Chiesa considera come “feconda” anche la famiglia che ricorre a tale istituto. La suddetta normativa è stata successivamente modificata dalla legge n. 10 del 2013 che ne ha circoscritto il campo di applicazione, limitandone l’obbligo solo ai Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti ciò non toglie che si possa comunque proporla a ogni Comune della nostra Isola cercando di evidenziare l’importanza del legame tra “custodire il creato” e “le nuove generazioni”. Siamo chiamati a prenderci cura dell’ambiente soprattutto in nome e per conto di chi ci succederà, a partire proprio dal territorio in cui quotidianamente viviamo e operiamo.
Di seguito, per maggior chiarezza e utilità, vi indichiamo le fasi di attuazione del progetto.
Per ogni eventuale ulteriore chiarimento potrete rivolgervi al Vostro Consiglio Regionale.
Fiduciosi che la presente iniziativa possa trovare il Vostro più ampio consenso e la Vostra adesione, concludiamo rappresentandovi che la stessa costituisce una buona opportunità per unire due importanti ambiti del nostro impegno vocazionale: Evangelizzazione e Presenza nel Mondo e Pastorale Familiare.
Al momento le fraternità che hanno aderito sono:
Zona Agrigento: Castronovo, Prizzi, San Giovanni Gemini, Ravanusa;
Zona Termini Imerese: Caccamo e Gangi;
Zona Palermo: Monreale;
Zona Caltanissetta-Enna: Nicosia e Mazzarino.
E' con grande gioia che condividiamo la delibera della giunta comunale, l'adesione l'approvazione e la compartecipazione ad una proposta progettuale di una fraternità O.F.S. - un modo concreto e fattivo di un impegno sociale politico ma anche ecclesiale e culturale.
Che con nota assunta al Protocollo Generale dell’Ente al n. 5217 del 29.03.2021 l’Ordine Francescano Secolare di Sicilia per tramite dell’O.F.S della Fraternità di Gangi “S.Antonio Abate, ha presentato
all’Amministrazione il progetto: “UN ALBERO PER OGNI NEONATO, E/O ADOTTATO, E/O AFFIDATO”, chiedendo, altresì, di individuare l’area per la piantumazione degli alberelli;
COMUNE DI GANGI Città Metropolitana di Palermo DELIBERAZIONE ORIGINALE DELLA GIUNTA MUNICIPALE
Laudato Sii: Per la cura della casa comune e di quanti la abitano
Appuntamento, sabato 17 aprile ore 16.30
Questi i relatori:
• S.E. mons. Matteo Zuppi - Cardinale e Arcivescovo metropolita di Bologna
• Ermete Realacci - Presidente fondazione Symbola ed ideatore del Manifesto di Assisi
• Padre Enzo Fortunato - giornalista e direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi
• Cecilia Dall’Oglio - Direttrice dei Programmi Europei del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima
• Paolo Ciani - coordinatore nazionale Democrazia Solidale, deputato regione Lazio. Comunità di Sant'Egidio
https://www.youtube.com/playlist?list=PLlwKQP3F36-f7t2NBzpe-18RpIXdBPakE
“Fratelli tutti”: una sfida per il mondo di oggi
In questo tempo particolare di prova che ha cambiato programmi ed impegni stabiliti, ci siamo fermati per fare memoria del cammino vissuto nel triennio e nel percorso pre capitolare vissuto in presenza.
L’«altra riva» ha rappresentato l’impegno concreto del percorso formativo, una modalità da acquisire in relazione alle situazioni che vive il nostro territorio per costruire una fraternità che vuole uscire dall’autoreferenzialità ed è chiamata a fare il salto di qualità per attuare pienamente quanto già il Concilio affidava a tutta la Chiesa e cioè che «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo» (GS 1). Questa passione per ciò che vivono gli uomini – e i poveri in particolare – deve spingere ogni comunità a prendere a cuore quanto vivono le famiglie del nostro territorio: la mancanza di lavoro, il precariato, le dipendenze, le problematiche giovanili... Sono tutti appuntamenti collocati presso l’«altra riva», il luogo in cui ci attendono Dio e gli uomini.
L ’ «altra riva» forse aspetta ancora noi... ma questi anni di “navigazione” ci hanno costantemente sollecitati ad interrogarci su quello che la Chiesa vuole da noi cercando di ritornare alla straordinaria semplicità delle nostre origini: una fraternità vissuta in Cristo nel secolo per il secolo.
Quel “secolo” che ha costituito il campo di azione coraggiosa di presenza e di speranza di francescani secolari di ogni tempo. Coraggio e speranza che sembrano essere divenuti vocaboli ormai assenti nelle piazze della nostra società nelle quali spesso ci ritroviamo anche noi laici francescani senza voce. Abbiamo davanti agli occhi una situazione regionale fortemente variegata, segno sicuramente di ricchezza di esperienza ma talvolta ferma in un’incapacità di rinnovamento nello stile di vita: società segnata da ingiustizie, dolore, sopraffazione e cultura della morte. Cosa fare allora per riattrezzare le nostre fraternità perché siano coraggiose sentinelle di Speranza per questa società?
Per rispondere a questa domanda, avvertiamo l’esigenza di porre in essere una formazione integrale per il laicato in linea con il magistero della Chiesa, finalizzata ad acquisire la capacità di sviluppare una lettura culturale e sociopolitica delle problematiche del territorio, individuandone cause ed elaborando progetti lungimiranti, secondo la visione pedagogica di Papa Francesco: una Chiesa in uscita, povera ed aperta al confronto con tutti.
Pertanto, secondo le possibilità che ci sono consentite in questo periodo, abbiamo pensato ad una Scuola di formazione socio politica. Gli incontri saranno da remoto su piattaforma informatica.
L’appuntamento sarà un forum talk: un moderatore che si interfaccia con gli ospiti invitati in 2-3 giri di domande.
In ogni incontro si interfacceranno:
Sarà realizzata una classe virtuale di massimo 150 componenti dell’Ofs di Sicilia che parteciperanno con iscrizione alla Scuola di formazione. Con questa classe si farà un lavoro preparatorio per gli incontri:
Inoltre a questa classe virtuale a fine del percorso di formazione verrà consegnato un attestato simbolico, segno di un mandato:
I destinatari della Scuola sono tutti i francescani secolari. Auspichiamo la partecipazione di quanti hanno partecipato al triennio formativo precedente, oltre ai francescani secolari che sono chiamati a prestare il loro prezioso servizio nell'ambito della formazione e che desiderano progredire in esso sia all’interno che all’esterno della propria Fraternità. Invitiamo i Consigli locali a garantire la partecipazione di almeno un partecipante a fraternità (è auspicabile investire nelle giovani professioni).
Questo il primo incontro: SABATO 06 MARZO ORE 16.30
“Fratelli tutti”: una sfida per il mondo di oggi.
S.E. Mons. Francesco Montenegro – Cardinale e Arcivescovo di Agrigento
Pietro Bartolo - ex medico di Lampedusa ed Eurodeputato
Lidia Tilotta - Capo servizio TG3 Sicilia e scrittrice libro “Lacrime di sale”
Emiliano Abramo – Presidente Comunità sant’Egidio Sicilia
Paola Braggion – Ministro Nazionale Ordine Francescano Secolare
Calendario degli incontri
“SCUOLA DI FORMAZIONE SOCIO – POLITICA DELL’OFS DI SICILIA”
SABATO 06 MARZO ORE 16.30
SABATO 20 MARZO ORE 16,30
SABATO 17 APRILE ORE 16.30
(Nel ricordo di Giorgio La Pira, fratello terziario)
SABATO 15 MAGGIO ORE 16.30
SABATO 5 GIUGNO ORE 16.30
SABATO 26 GIUGNO ORE 16.30
Circolare SCUOLA DI FORMAZIONE 2021
IV GIORNATA MONDIALE DEI POVERI
"Tendi la tua mano al povero" (cfr Sir 7,32)
Anche quest’anno, nonostante il Covid, domenica 15 novembre l’Arcidiocesi di Catania celebrerà la IV GIORNATA MONDIALE DEI POVERI con il contributo determinante delle nostre Fraternità locali della zona e in collaborazione con la Caritas diocesana. Certo, sono stati necessari degli adattamenti, ma immutato rimane lo spirito e il senso profondo di questo appuntamento voluto da Papa Francesco e vissuto dalla Chiesa universale. Sabato 14 novembre sarà la Consulta delle Aggregazioni laicali di Catania a curare, come di consueto, la Veglia di preghiera presso il Santuario di S. Francesco d'Assisi all'Immacolata dei Frati Minori Conventuali. Il momento liturgico sarà trasmesso in diretta Facebook sulle pagine prospettive.ue, caritas diocesana di catania, ofs catania1 "s.elisabetta d'ungheria".
Domenica 15 novembre, nel medesimo Santuario, dopo la Celebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina, sarà distribuito, quest’anno con la modalità da asporto, il PRANZO DI S. ELISABETTA, preparato dalle nostre fraternità della zona etnea, che in modo semplice e originale si dividono i compiti e riescono a preparare e assemblare per 300 persone bisognose un pasto completo, dall’antipasto al dolce. Il PRANZO, scelto dall’ Arcidiocesi di Catania come esperienza-segno della Giornata Mondiale dei Poveri, è giunto ormai alla IX edizione e riceve ogni anno il gratuito Patrocinio del Comune di Catania.
Febronia Lamicela Consiglio OFS Sicilia
Come ogni anno, la giornata mondiale del rifugiato vuole dirigere la nostra attenzione verso la realtà di tutte quelle persone che per differenti motivi sono costrette ad abbandonare la propria terra per cercare un luogo dove poter continuare a vivere la propria vita in maniera dignitosa.
Nella realtà catanese esiste da circa tre anni la RETE DEL RIFUGIATO-coordinamento di Catania che è l'insieme di tutte quelle associazioni e realtà che si occupano, a vario titolo di rifugiati e migranti nella nostra provincia.
All'interno della RETE ci sono realtà molto differenti le une dalle altre che però mettono insieme le proprie caratteristiche e le proprie mission per fornire alla società civile quegli strumenti che sono necessari per una sana e consapevole accoglienza della persona rifugiante/migrante.
Anche il nostro OFS della zona Catania fa parte attiva della RETE, collaboriamo in particolare con la Caritas per gli interventi a sostegno dei migranti e con tutte le altre associazioni per la realizzazione della GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO nella nostra città di Catania.
CONOSCERE PER ACCOGLIERE è ciò che la RETE vuole trasmettere nel celebrare la GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO: non si può affrontare nessuna situazione senza prima averla conosciuta bene.
Angela Longo ministra OFS Catania Santa Maria di Gesù.
Da allora tutte le iniziative per la tutela dell’ambiente hanno riscontrato un grande seguito, coinvolgendo tutta l’umanità in azioni concrete per la tutela della nostra casa comune. Insistiamo nel dire che anche noi Francescani Secolari, seguaci di Francesco d’Assisi, siamo chiamati ad affrontare la crisi ambientale e sociale, e i problemi legati al cambiamento climatico, sia come fraternità sia come singoli, lo richiede la nostra vocazione. La Regola OFS richiama i Francescani Secolari a una “fratellanza universale” con il Creato. Questo ci dice che tutti siamo imparentati gli uni gli altri e con l’universo, tutto è intensamente connesso; l’ambiente non è qualcosa di separato da noi o una mera cornice della nostra vita, siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati. Ciò che viene inflitto alla terra, attraverso lo sfruttamento perverso delle sue risorse e attraverso l’inquinamento, ferisce in un modo o nell’altro anche noi e le nostre famiglia attraverso la catena della vita che ci lega tutti. E ciò che viene risanato in qualunque parte della terra favorisce anche il risanamento vicino a casa nostra.
La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune, impegna il Francescano Secolare ad un viaggio di trasformazione, verso un nuovo stile di vita (vedi sussidio), non impossibile da portare avanti; certamente faticoso, e non poteva essere altrimenti, in un percorso di conversione come quello della Regola in cui ogni tappa è caratterizzata dalla fatica di mettersi in movimento sia nel proprio intimo che nel suo stare con il Signore, sia nel suo rapportarsi con gli altri. Anche in questo caso, in primo piano, lo sforzo del Francescano Secolare, ad una conversione ecologica, impegnato a passare dalla “tentazione” dello sfruttamento al concetto di fratellanza universale. Rendendoci conto di questo, stiamo costruendo, assolutamente, un mondo migliore.
L’emergenza del COVID 19, pur nella sua drammaticità, ci ha fatto rendere conto che un fermo delle attività industriali ha in breve tempo ristabilito equilibri che erano perduti da tempo.
Lo Spirito Santo scrive dritto sulle linee storte e questa esperienza ci sta facendo riflettere sulla necessità di rispettare e conservare l’ambiente che ci circonda, immagine viva che ci proietta all’opera sublime del Creatore.
Per questo, particolarmente noi Francescani siamo chiamati a una opera di sensibilizzazione e divulgazione che permetta un ritorno ad un rapporto uomo-ambiente non competitivo ma collaborativo per consegnare alle generazioni future un mondo sempre più bello e tutelato.
Domenica 17 novembre si celebrerà la III Giornata Mondiale dei Poveri che ha per tema "La speranza dei poveri non sarà delusa". Non a caso coincide quest'anno con la Memoria liturgica di S. Elisabetta d 'Ungheria, Patrona dell' Ordine Francescano Secolare. Tra le tante iniziative che nelle nostre fraternità si realizzano in suo onore ricordiamo IL PRANZO DI S. ELISABETTA che da nove anni le fraternità della zona di Catania servono all'interno del Santuario di S. Francesco d'Assisi all'Immacolata. Il PRANZO, realizzato in collaborazione con la Caritas Diocesana, è stato scelto dall' Arcidiocesi come iniziativa "segno" per la Giornata mondiale dei poveri. I francescani secolari della città e della zona prepareranno e serviranno un pranzo completo, dall'antipasto al dolce, per circa 300 persone bisognose presenti nel Santuario e per i senza fissa dimora serviti dall' Unità di strada della Caritas diocesana.
Alla vigilia le Aggregazioni Laicali della diocesi si incontreranno per la Veglia di preghiera in preparazione alla giornata dedicata ai poveri.
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