MEETING FRANCESCANO DEL MEDITERRANEO Favara 24/26 giugno 2022

    Categoria: Eventi Pubblicato: Giovedì, 19 Maggio 2022 Scritto da gestione

    Manifesto

      

    IDEE GUIDA MEETING FRANCESCANO DEL MEDITERRANEO IDEE GUIDA

    Il Consiglio regionale dell’Ordine Francescano Secolare di Sicilia, unitamente alla Gioventù Francescana e alle famiglie dei frati e delle suore Francescane di Sicilia, ha maturato l’idea dell’evento alla luce dell’ascolto dei bisogni del territorio nel quale vive e opera, consapevole della necessità di costruire quel “bene comune” che serve alle nostre città e la necessità di una cittadinanza letta alla luce della fraternità fra i popoli in un'area – la Sicilia porta del Mediterraneo - segnata da emigrazioni, sperequazioni e difficoltà varie.

    Attraverso questo evento vogliamo uscire nelle piazze per offrire alla società dei nostri tempi nuove opportunità di riflessione e di confronto, nello stile di san Francesco che credeva fortemente nell’importanza del dialogo con tutti.

    Papa Francesco ci ha incoraggiati a vivere la “nostra secolarità piena di vicinanza, di compassione, di tenerezza ed essere uomini e donne di speranza, impegnati a viverla e a “organizzarla”, traducendola nelle situazioni concrete di ogni giorno…” (Discorso al CIOFS 15 nov. 2021).

    Per questo intendiamo dare attualità alle sue parole a partire da un progetto fondato sulla fede e su una visione universale dei popoli appartenenti a un’unica famiglia umana, uniti dalla fratellanza. Da qui traggono, e devono trarre, origine la ricerca della pace, l’attenzione per la dignità di ogni essere umano, soprattutto i più fragili e indifesi, la spinta verso il dialogo e l’incontro fra i popoli, la cura del Creato e della “casa comune”. Questi e altri sono i valori che provengono dalle diverse sponde del Mediterraneo.

    Papa Francesco nell’Evangelii gaudium suggerisce che «abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze». La nostra terra - la Sicilia circondata dal Mediterraneo - è stata ed è ancora oggi crocevia di fedi, culture, etnie diverse. E come Chiesa siamo chiamati a metterci al servizio di un dialogo, anche se difficile. Infatti, il disegno di Dio non riguarda solo una parte dell’umanità, ma tutti gli uomini indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o radici etniche. Al Mediterraneo, e alla nostra Sicilia, vogliamo dire che è possibile ricomporre l’unitarietà della famiglia umana in questa isola che, seppur macchiata da alcune contraddizioni, continua ad essere scrigno di arte, cultura, bellezza, operosità, e straordinaria umanità.

    Tutto questo ci richiama il termine “cittadinanza”: essere protagonisti vivi della città, essere elementi attivi della vita sociale e politica. La dimensione spirituale e religiosa, sia che la si affermi sia che la si neghi, è costitutiva dell’umano. Essa, quindi, ha un riflesso su tutte le altre dimensioni, compresa quella sociale. Vogliamo che queste giornate siano un’opportunità per trovare insieme risposte alle grandi sfide del nostro tempo: invitati a riflettere insieme sulla “Sicilia che speriamo”, con uno sguardo che sia in grado di tenere insieme ambiente, economia, politica, lavoro, legalità, solidarietà, immigrazione ed emigrazione, senza dimenticarci che “tutto è connesso”.

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