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    È necessaria una conversione ecologica integrale

    Weekend per la Custodia del Creato 

    Ogni anno, da settembre a ottobre, i cristiani di tutto il mondo celebrano il Creato con la preghiera e possibilmente con scelte coraggiose che aiutano a proteggere la nostra casa comune, comune perché appartiene a tutti. 

    I temi della salvaguardia del creato, dell’ecologia e della biodiversità sono molto cari al nostro papa Francesco, perché, mai come oggi, l’ambiente ha bisogno delle cure e delle attenzioni dell’uomo.

    Come francescani siamo stati coinvolti in una bella esperienza promossa dalla zona OFS di Agrigento che ha organizzato un weekend per la Custodia del Creato nei Monti Sicani, in particolare presso la riserva naturale di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco nel territorio di Contessa Entellina (Pa), svoltosi il 14 e 15 settembre u.s.

    Sabato 14, nel pomeriggio, subito dopo l’accoglienza dei partecipanti e un momento di preghiera iniziale, il Vice Ministro dell’OFS di Sicilia, Claudia Pecoraro, ha rivolto il suo saluto ai fratelli convenuti e ha introdotto il tema del weekend.

    In seguito ha preso la parola fra Michele Barone OFM Capp. il quale ha presentato il tema 2019 per il Tempo del Creato della Conferenza Episcopale Italiana, che è il seguente: “Quante sono le tue opere Signore (Sal 104,24). Coltivare la biodiversità”.

    Fra Michele ci ha ricordato che papa Francesco dice che il Regno di Dio riguarda tutto e che natura, società e umanità sono intimamente connessi. Non possiamo dire di non essere interessati, perché facciamo parte dell’ecosistema. Che significa biodiversità? Il termine deriva dal latino “bios”, che significa vita e “diversitas” che indica la varietà, quindi fa riferimento alla varietà della vita e cioè alla coesistenza in un unico ecosistema di diverse specie animali e vegetali, che con il loro interscambio creano un equilibrio.

    L’uomo, con i suoi comportamenti errati, dettati soprattutto dalla brama di guadagno e immediatezza, come ad esempio l’uso di pesticidi e diserbanti e anche l’abbattimento degli alberi, sta distruggendo l’ecosistema, che è la relazione tra organismi vegetali e animali interdipendenti.

    È necessaria una conversione ecologica integrale, che serve a creare un’armonia tra noi stessi, gli altri e il mondo in cui viviamo. Papa Francesco nella sua Enciclica, Laudato si’ (n° 139) dice che la natura non va considerata come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita, ma siamo inclusi in essa, siamo in essa e ne siamo compenetrati, per cui dobbiamo riflettere sui nostri stili di vita, a partire dalla scelta del cibo, dall’utilizzo dell’acqua, dell’energia e di tanti altri beni, il cui consumo eccessivo può risultare dannoso per l’ambiente. Sperare nel domani non è un bel sentimento, ma un compito che richiede azioni concrete e coraggiose.

    Dopo la riflessione di fra Michele, la parola è passata al dott. Mario Liberto, agronomo, scrittore e giornalista, che ci ha parlato della riserva naturale di Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, il più antico bosco della Sicilia, scrigno di biodiversità. Alla fine del suo intervento abbiamo condiviso la cena e subito dopo ci siamo recati al Castello di Giuliana, maniero di Federico II e lì abbiamo contemplato il firmamento ascoltando la Parola di Dio e le riflessioni di fra Augusto Magno OFM Capp.

    Domenica 14, dopo la preghiera abbiamo iniziato il percorso a piedi sui sentieri della riserva naturale testé citata. Arrivati al Centro visitatori del Demanio Forestale, fra Augusto ha condiviso la sua riflessione ricordandoci che l’uomo è stato creato a immagine di Dio e riflette questa immagine quando dà spazio all’altro. Noi pecchiamo quando perdiamo di vista la carità e abusiamo dell’altro cercando solo il nostro benessere egoistico. Il destino dell’uomo e del creato sono strettamente collegati, non ci può essere una salvaguardia del creato se non c’è pace, se permettiamo che il povero sia sempre più povero e continui a subire le nostre scelte sbagliate di consumo.

    Fra Augusto ci ha esortati a riflettere su come possiamo agire concretamente per prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo, sia personalmente sia come Fraternità OFS.

    Terminato il percorso a piedi abbiamo ringraziato il Signore con la Celebrazione eucaristica presieduta da fra Salvatore Zagone, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Palermo. La giornata si è conclusa con il pranzo offerto dai Comuni di Contessa Entellina, Bisacquino e Corleone.

    Certamente la Parola e le parole ascoltate hanno lasciato un segno in tutti coloro che abbiamo partecipato all’evento, ma sappiamo che ciò non basta, occorre impegnarsi sul serio con progetti che servano a cambiare noi stessi e la parte di mondo che ci circonda. Papa Francesco, nella sua enciclica Laudato si’ (n° 222), ci ricorda che “è importante accogliere un antico insegnamento, presente in diverse tradizioni religiose, e anche nella Bibbia. Si tratta della convinzione che “meno è di più”. La spiritualità cristiana propone una crescita nella sobrietà e una capacità di godere con poco. È un ritorno alla semplicità che ci permette di fermarci a gustare le piccole cose, di ringraziare delle possibilità che offre la vita senza attaccarci a ciò che abbiamo né rattristarci per ciò che non possediamo”.

    Quindi impegniamoci, come singoli e come Fraternità, in azioni coraggiose mirate alla salvaguardia del creato per il bene di tutti e soprattutto per il bene dei nostri giovani e delle generazioni future, che ci ricordano che “la Terra non è un bene da sciupare, ma un’eredità da trasmettere” (cfr. Messaggio di papa Francesco per la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato 2019).

    Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che si sono impegnati con dedizione e generosità nell’organizzazione di questo weekend dedicato al Creato, esperienza fraterna ricca di spunti di riflessione che speriamo si traducano presto in azioni concrete per la cura della Casa che Dio ci ha donato.

     Rigatuso Giusi Ofs S. Antonio Gangi